COME FARE PER (FAQ) - CIRCOLO VELICO PACENGO

Aggiornato 105/06/2024
Associazione Sportiva Dilettantistica
C.V.P. Circolo Velico Pacengo
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(ultimo aggiornamento Gennaio 2017)

Come posso fare per iscrivermi al Circolo Velico Pacengo?

Ai sensi dell'art. 6 dello Statuto, le persone che intendono associarsi devono essere dotate di irreprensibile condotta morale, civile e sportiva. Ai fini sportivi devono tenere una condotta conforme ai principi di lealtà, probità e rettitudine in ogni rapporto connesso all'attività sportiva. L'ammissione dell'aspirante socio avviene su domanda scritta (scarica il modulo), controfirmata da almeno 3 soci ordinari non sottoposti a sospensione. L'ammissione dei nuovi soci è approvata ad insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo.


Quanto costa iscriversi al Circolo Velico Pacengo?

In base all'art. 21 dello Statuto, la fissazione delle quote sociali è decisa anno per anno dal Consiglio Direttivo.
La quota fissata nel 2015  di €. 25,00 a persona è rimasta invariata anche quest'anno
Per coloro che intendano esercitare attività sportiva agonistica o non agonistica è prevista l'iscrizione al CONI e l'obbligo di certificazione medica i cui costi possono variare di qualche decina di euro rispetto al tesseramento base.


Quali sono le tipologie di attività fisica di cui si occupano le norme sull'attività sportiva?

Sono sostanzialmente tre, in ordine crescente di impegno psico-fisico:
- l'attività ludico-motoria/amatoriale;
- l'attività sportiva non agonistica;
- l'attività sportiva agonistica.


Serve il certificato medico per iscriversi?

Dipende. Le nuove norme che regolano il rilascio dei certificati medici sportivi sono contenute nel "Decreto del fare", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2014. Le nuove disposizioni in sostanza aboliscono l'obbligo del certificato medico di idoneità per l'attività ludico-motoria ed amatoriale, mantenendolo, invece, in caso di attività sportiva non agonistica.
Si definisce ludico-motoria/amatoriale l'attività sportiva finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona. A titolo esemplificativo per attività ludico-motoria/amatoriale si intende l'attività sportiva praticata in autonomia (jogging, fitness in palestra, nuoto, danza, tennis o calcetto con amici). In sostanza nell'attività ludico-motoria/amatoriale manca l'aspetto competitivo e non ci si prefigge come obbiettivo il raggiungimento di prestazioni sportive di livello. Per l'attività ludico-motoria/amatoriale non è più obbligatorio il certificato medico.


Quali sono le norme che regolamentano l'attività sportiva?

L'attività sportiva agonistica è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982, mentre la regolamentazione dell'attività amatoriale ludico-motoria e dell'attività non agonistica è disciplinata dal Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013 e dall'art. 42-bis della Legge 09/08/2013 n. 98. Inoltre si tiene conto delle Linee Guida emanate del Ministero della Salute con Decreto del 08/08/2014.


Cos'è con maggiore esattezza l'attività ludico-motoria amatoriale?

Per attività ludico-motoria/amatoriale s'intende quella praticata da soggetti non iscritti presso società sportive o enti di promozione sportiva e finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona.
L'attività ludico-motoria/amatoriale, quindi, non è finalizzata al raggiungimento di prestazioni sportive di livello e non prevede un aspetto competitivo.
Ad esempio fare jogging al parco, fare fitness in palestra, fare danza, andare in piscina o altre attività similari. Anche fare calcetto o giocare a tennis con gli amici è attività ludico-motoria/amatoriale se l'attività viene svolta al di fuori di ogni contesto di gare o competizioni promosse da società sportive.
Se invece queste stesse attività sono praticate da soggetti che le svolgono presso società sportive affiliate alle rispettive Federazioni nazionali, allora si ricade nell'attività sportiva vera e propria che può essere di tipo agonistico o non agonistico a seconda dell'impegno psico-fisico richiesto.


Allora per andare in palestra è necessario o no il certificato medico?

Come detto sopra, se lo sportivo viene tesserato CONI all'atto dell'iscrizione, allora è necessario produrre il certificato medico di idoneità all'attività sportiva non agonistica. In tal caso l'Associazione Sportiva deve rilasciare al cliente un modulo ove richiede il certificato medico esplicitando chiaramente a quale Federazione Sportiva o Ente di promozione sportiva è affiliata.
Se, invece, l'A.S. non è affiliata al CONI, allora il cliente vi svolge soltanto un'attività ludico-motoria e quindi non serve alcun certificato medico. Vi possono essere A.S. affiliate al CONI, in cui alcuni clienti vengono tesserati, mentre altri no. In questi casi, solo i clienti tesserati devono presentare il certificato per attività non agonistica, mentre gli altri non devono presentare alcunché. Ovviamente quanto detto sopra vale per tutti gli impianti sportivi.


Per lo svolgimento dell'attività ludico-motoria/amatoriale è necessaria una valutazione medica con relativa certificazione?

No, non è necessaria alcuna certificazione medica e quindi l'attività ludico-motoria può essere svolta in forma libera. In ogni caso, pur non essendovi nessun obbligo di certificazione medica, il cittadino può certamente chiedere un consiglio al proprio medico sull'attività che intende intraprendere.
Ma non perché vi sia un obbligo in tal senso, ma solo per una valutazione di opportunità.


A quale medico sarebbe opportuno rivolgersi?

Preferibilmente al medico di famiglia o pediatra che conosce l'assistito e quindi è in grado di valutare il caso con maggiori elementi di giudizio. Ma in linea di principio qualunque medico è in grado di dare questo tipo di consigli.


Questo certificato medico di "buona salute" è a pagamento?

Sì, perché trattandosi di un certificato non necessario, non è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale.
Non esiste una tariffa predeterminata, per cui l'importo della prestazione è lasciato alla valutazione del medico che però deve farlo conoscere in anticipo all'assistito..


Cos'è di preciso l'attività sportiva non agonistica?

Si considera attività sportiva non agonistica quella svolta dai seguenti soggetti:
- Alunni che svolgono attività sportiva organizzata dalle scuole nell'ambito delle attività parascolastiche in orario extra-curriculare;
- Studenti che partecipano ai Giochi della Gioventù nelle fasi precedenti a quella nazionale;
- Tutti coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che però non siano considerati atleti agonisti. In questi casi è obbligatorio il certificato medico.


Chi può rilasciare questo certificato medico per attività sportiva non agonistica?

I medici specialisti in medicina dello sport presso gli ambulatori delle ASL o presso i centri privati autorizzati, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN, limitatamente ai propri assistiti e i medici della Federazione medico-sportiva del CONI. Se rilasciati dai medici sportivi sono a pagamento.
Se rilasciati dai medici di famiglia o dai pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN, questi certificati sono gratuiti ma solo nei seguenti casi: attività sportive parascolastiche, su richiesta del Dirigente Scolastico, e partecipazione ai Giochi della Gioventù nelle fasi precedenti a quella regionale. Ovviamente la gratuità riguarda la visita e la certificazione, non l'eventuale esame strumentale ECG, il cui costo è a carico del cittadino.


Quanto tempo vale il certificato di idoneità per l'attività non agonistica?

Tutti i certificati medici hanno validità per 1 anno dalla data del rilascio, salvo diversa indicazione sul certificato.


Esistono alcune attività fisiche specifiche che impongono una particolare attenzione clinica?

Sì, quando un soggetto non tesserato ad una società sportiva partecipa a manifestazioni di "particolare ed elevato impegno cardiovascolare" patrocinate da società sportive.
Ad esempio: manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai 20 km, gran-fondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo o altre tipologie analoghe. In questi casi, il controllo medico deve necessariamente comprendere, oltre alla rilevazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell'attività cardiaca e altri eventuali accertamenti ritenuti utili e opportuni a giudizio del medico.


Cos'è esattamente l'attività sportiva agonistica?

Per attività agonistica si intende quella attività praticata continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero dell'Istruzione. Tale attività ha lo scopo di conseguire prestazioni sportive di elevato livello.
La qualificazione sportiva agonistica, anche in base ai limiti di età, è stabilita da ogni singola Federazione sportiva e dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.


Chi deve richiedere l'idoneità sportiva agonistica? L'atleta o la società sportiva cui appartiene?

La richiesta deve provenire dalla società sportiva e deve essere redatta secondo il modulo regionale. L'atleta si deve presentare al centro di medicina dello sport con tale richiesta e con il suo libretto sanitario sportivo.
Qual è l'età minima per imparare la Vela? Spetta alle Federazioni sportive nazionali e al CONI stabilire, per ciascuna disciplina sportiva, i limiti minimi ed eventualmente massimi di età per accedere all'attività agonistica. Per esempio, per il tennis l'età minima per l'attività agonistica è 8 anni; per il calcio, l'atletica leggera e le arti marziali è 12 anni; per il ciclismo 13, per il pugilato 14.
Per i partecipanti alla Scuola Vela l'età minima consentita è di 8 anni. All'atto dell'iscrizione, l'allievo minorenne dev'esser in possesso del Certificato medico rilasciato per le attività non agonistiche o ludico/motorie; l'allievo deve essere in grado di nuotare; dev'essere dotato di un giubbotto salvagente omologato e deve essere autorizzato dall'esercente la potestà dei genitori.

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